Spesso.
Spessissimo,
la molla che fa scattare il desiderio di perdere peso è di tipo estetico. Cominci a percepire una parte di te – la pancia, i fianchi, le braccia – come inadeguata e indesiderabile, e cerchi di cambiarla il più velocemente possibile per rimuovere il problema e percepirti finalmente attraente, giusta, perfetta.
Tutti, ma proprio tutti, quelli che sono riusciti ad uscire da questo circolo vizioso hanno imparato ad apprezzare e amare il proprio corpo di adesso, anche con qualche chilo in più, e a sentirsene pienamente parte. Hanno smesso di farsi a pezzi, e si sono fatti portare con orgoglio dalle proprie forti gambe in giro per il mondo, felici di essere vivi.
E’ di questo che parla la storia di oggi.
E’ la storia di Elena, una ragazza con cui ho iniziato il Percorso alcuni mesi fa, durante la torrida estate 2021.
Elena ha sempre avuto una parte del corpo “critica”, sulla quale concentrava le sue apprensioni e il suo rifiuto: le cosce. Le vedeva poco omogenee, piene di cellulite, non “lisce” come avrebbe voluto.
Durante il nostro primo incontro, mi raccontò che quando aveva 11 anni aveva iniziato a farsene un problema. Alle scuole medie, nello spogliatoio della piscina, una compagna di classe le chiese:
‘Perchè le tue cosce non sono lisce?’
Fu lei ad usare per la prima volta la parola “cellulite“, e da quel momento i suoi occhi cominciarono effettivamente a vedere la cellulite sulle sue gambe.
Così.
In breve tempo si consolidò nella sua mente l’idea che le sue gambe fossero deformi a causa di queste irregolarità cutanee: se ne vergognava quando andava al mare o doveva in qualche modo mostrarsi, e si sentiva costantemente mortificata.
Oltretutto, si trattava di un problema certamente reso più grande dal sovrappeso e della mancanza di esercizio fisico.

Quello che ha davvero rivoluzionato la vita di Elena è stata una presa di consapevolezza di se stessa.
Per farti capire di cosa sto parlando, ti trascrivo le parole che mi ha detto durante un nostro recente incontro.
“…Ad un certo punto le mie gambe hanno smesso di essere un problema, ed è successo molto prima che io completassi il mio processo di dimagrimento. Il processo che ho dovuto completare è stato quello di innamoramento per il corpo, per quello che riesce a fare più che per come appare, e a guardarmi in modo globale, senza fissarmi sui singoli dettagli. Ora il valore che attribuisco a me stessa non dipende dall’aspetto, ma da quella che sono diventata, da quello che so fare, da come mi prendo cura di me.“
Praticare uno sport che mi soddisfa e in cui posso costantemente migliorare è stata la chiave per cambiare la visione di me. Ora, sia guardando le foto sia quando mi guardo allo specchio, mi piaccio davvero, mi trovo proporzionata e apprezzo le mie forme nella loro globalità, nonostante la cellulite sia rimasta ancora li. So quello che il mio corpo riesce a fare e ne vado fiera.
Ora al mare ci vado, con la voglia di godermi la giornata…magari per un attimo affiora un velo di imbarazzo per le mie gambe, che non sono diventate “perfette” come quelle di una modella, ma è solo un pensiero, perchè poi prevale l’orgoglio per il percorso che ho fatto e la voglia di tuffarmi e stare bene con gli amici, al sole.”
Siamo tutti interi.
Sei tutta intera, Elena.
Ogni parte del tuo corpo fa parte di te, della persona che sei e che stai diventando.
La tua Rivoluzione è in atto!