Vai al contenuto

Cellulite: eliminarla in maniera definitiva è possibile?

    La cellulite e la ritenzione idrica possono sembrare, all’apparenza, delle problematiche solo legate alla sfera estetica. In realtà, data la loro complessità e difficile gestione molte persone vivono con estremo disagio e insicurezza anche solo il trovarsi di fronte ad uno specchio.

    Veniamo subito all’annosa questione.

    RITENZIONE DI LIQUIDI = ristagno di liquidi che avviene in particolare, nella parte inferiore del corpo per una questione di gravità che porta i liquidi ad andare verso il basso.

    CELLULITE = accumulo di grasso sottocutaneo localizzato generalmente nella zona glutei, gambe e a volte anche sulla pancia.

    Secondo l’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia la cellulite viene definita come adiposità localizzata, in cui cioè il tessuto adiposo si accumula ma le cellule sono normali così come la loro funzionalità rimane inalterata. Quindi, non consideriamola una malattia.

    Il problema in entrambi i casi, è comunque circolatorio. Nel caso della cellulite, il grasso sottocutaneo si “isola” dalla circolazione e rimane intrappolato in una zona dove il sangue circola con grande difficoltà. Anche quando si genera un deficit calorico con la dieta o l’attività fisica, difficilmente questo grasso viene mobilitato: è la classica situazione in cui si dimagrisce dappertutto tranne nella zona desiderata.

    La ritenzione idrica è multifattoriale: alimentazione, tessuti, ormoni, cambio stagionale, ambiente. Per risolvere questo problema bisogna, ovviamente, agire su più fronti. Vediamo innanzitutto i fattori non legati all’alimentazione.

    Partiamo dal presupposto che la ritenzione dipende da DOVE si localizza l’acqua, prima ancora di un suo eccesso. Nel nostro corpo questo liquido può trovarsi in due distretti fondamentali: ECW (acqua extra cellullare, fuori dalle cellule) e ICW (acqua intracellulare, dentro le cellule). La ritenzione riguarda l’accumulo tra cellula e cellula.

    Il primo obiettivo sarà di aumentare la massa cellulare, ossia diventare più tonici. Come? Andando a ridistribuire l’acqua più all’interno delle cellule che fuori.

    © gaspart_illustration

    E qual è l’attività migliore? Fare pesi. Utilizzando però, nel caso della donna, un range ipertrofico al pari dell’uomo: alti carichi e basse/medie ripetizioni per avere un effetto tonico. Non esagerare però, fino al classico dolore post allenamento (DOMS: dolori muscolari ad insorgenza ritardata) perché l’iperproduzione di acido lattico causa un’infiammazione che potrebbe peggiorare la vostra situazione.

    Il secondo punto è il ritorno venoso. Il tessuto connettivo, cioè, deve essere abbastanza elastico da poter permettere al sangue di fluire correttamente e i muscoli degli arti inferiori permettono di fare questo verso il tronco. Attività come la corsa e camminata a basso impatto permettono una corretta contrazione degli arti inferiori, finalizzata a questo scopo.

    Un altro elemento è il diaframma che, se bloccato, in inspirazione ed espirazione impedirà il ritorno venoso. In questo caso dovrete cercare l’aiuto di uno specialista che controllerà lo stato di questo muscolo.

    Un ultimo punto è cercare di non allenarsi in ambienti troppo caldi, dato che il caldo ha un effetto vasodilatatore ed impedisce il corretto ritorno venoso.

    Fattori alimentari

    I consigli riguardano soprattutto l’insulina, che ha un effetto diretto sulla pressione sanguigna e il microcircolo. Livelli alti di questo ormone possono portare vasocostrizione del microcircolo e difficoltà a drenare i liquidi in eccesso.

    E’ importante quindi da una parte fare attenzione al carico glicemico del pasto e dall’altra anche evitare di ridurre drasticamente le proteine (valori proteici < 0,9g per Kg di peso sono sconsigliati), dato che partecipano indirettamente all’aumento di massa cellulare.

    Un altro fattore, su cui solitamente si concentra l’attenzione di molti, è il rapporto sodio potassio: tutti i cibi industriali hanno tanto sodio e poco potassio, al contrario di quelli naturali. E dato che all’interno della cellula troviamo valori maggiori di potassio, mentre fuori dalla cellula di sodio, cercare di redistribuire questi due minerali correttamente può sicuramente aiutare nella gestione della ritenzione.

    Tutte le campagne contro l’uso indiscriminato del sale da cucina, non hanno senso di esistere se poi si abusa di cibi in scatola, merendine, patatine e affettati. La verità, come sempre, sta nel mezzo.

    Assicurarsi di bere tanto, per dar modo al corpo di eliminare i liquidi in eccesso. Ma occhio a tutte le acque con poco sodio che millantano di far sparire la vostra ritenzione. Il sodio presente nell’acqua è infatti irrilevante rispetto alla totalità di questo minerale che assumiamo giornalmente (vedi cibi nominati sopra).

    Assumere una buona dose di vit C, contenuta per esempio in peperoni gialli, kiwi, broccoli, patate novelle, influenza positivamente il tessuto connettivo e quindi il vostro microcircolo.

    Lasagne ai broccoli e noci, vellutata di cavolfiore e carote oppure insalata di pomodori condita con basilico e olio EVO sono solo alcuni esempi di abbinamenti alimentari che vi permettono di assorbire le vitamine A,C ed E.

    “Mangio bene, non fumo, faccio sport…perchè ho la cellulite?”

    Gli adipociti possono localizzarsi in diverse aree: sulla pancia, nelle gambe, un pò ovunque in base a che tipo di conformazione ha il nostro corpo (forma ginoide, androide etc.).

    Oltre a questo, le cellule adipose si “sistemano” per creare un pannicolo adiposo, e lo fanno in due modalità:

    • in maniera intrecciata: andando a creare così uno strato epidermide liscio e compatto
    • in maniera parallela: dando il classico effetto “buccia d’arancia”

    Se, geneticamente, siete persone portate ad accumulare più adipe a livello della parte inferiore del corpo (gambe, glutei) avrete una maggiore probabilità di manifestare cellulite. Se, oltre a questo, i vostri adipociti si disporranno in modo parallelo la probabilità di avere la cellulite aumenta.

    La soluzione scientifica

    Ragionare solo in termini di indice di massa corporea, pensando quindi che se il nostro BMI= 22, automaticamente dovremmo essere catalogati come magro/a, senza alcun tipo di problema legato alla cellulite, ci sbagliamo di grosso.

    Infatti, l’importante è considerare soprattutto  i nostri compartimenti interni di massa magra e grassa, il cui rapporto non deve essere sbilanciato. 

    Pensare di migliorare questo rapporto solo nel distretto corporeo maggiormente colpito dalla cellulite, non servirà a nulla. Si deve ragionare in termini di ricomposizione corporea, andando ad allenare i muscoli, riducendo la massa grassa con un’alimentazione ad hoc.

    E’ utile prestare attenzione anche al mondo della cosmetica, che al giorno d’oggi ci bombarda di creme e lozioni promettendo la risoluzione della cellulite. In realtà potrete percepire un miglioramento momentaneo a livello circolatorio (la punta dell’iceberg), ma non sicuramente un’ossidazione dei lipidi.

    In conclusione

    Risolvere la cellulite in maniera definitiva è pressochè impossibile. Abbiamo visto come la sua presenza o meno dipenda dalla nostra genetica e anatomia, che non possiamo modificare. Ovviamente è possibile ridurla andando ad agire con un buon programma di allenamento e alimentazione personalizzati.